Dall’ultimo rapporto dell’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane (ICE) e dell’ISTAT, emerge come in Italia l’export sia decisivo per la crescita economica del nostro Paese.
Dal 2010 ad oggi, infatti, la crescita dell’export nazionale si è attestata al +16,3%, collocando l’Italia nella top ten dei paesi esportatori a livello globale.
Tuttavia, ci sono due considerazioni da fare in base ai risultati di questa analisi:
- I primi 10 paesi importatori rappresentano il 60% del totale dell’export italiano, a dimostrazione del fatto che l’export italiano risulta fortemente concentrato in alcune aree.
- Le esportazioni si focalizzano soprattutto sui mercati maturi, come Germania, Francia e USA, senza considerare il fatto che il mondo sta cambiando e ci sono molte altre aree interessanti che potrebbero intensificare il volume dei prodotti esportati, in primis la Cina.
L’Italia è per la Cina, infatti, solo il quarto partner commerciale tra i Paesi Ue (dopo Germania, Regno Unito e Francia) e il 24esimo a livello mondiale.
QUALI SONO LE IMPRESE ITALIANE CHE ESPORTANO
Dall’analisi ICE – ISTAT e imprese italiane che esportano stabilmente sono circa 126.000, numero ancora piccolo e che rappresenta solo una minima parte del nostro potenziale, ma che negli ultimi anni ha comunque aumentato il valore medio delle esportazioni, grazie alla scelta di prodotti a più alto valore aggiunto o con fasce di prezzo più elevate.
Oltre il 50% dell’export italiano rappresenta però imprese con meno di 200 dipendenti, caratteristica tutta italiana che sotto alcuni aspetti rappresenta un limite quando si tratta di andare a competere sui mercati internazionali con grandi colossi stranieri.
Altro aspetto negativo che emerge da questa analisi è la provenienza di queste aziende, dove il gap tra nord e sud è nettissimo: il nord copre da solo il 73% delle esportazioni italiane, lasciando al centro e al sud rispettivamente il 16% e l’11%.
E da qui parte la vera sfida per i prossimi mesi. Come sottolinea l’ICE: “Sostenere l’export attraverso l’innovazione è fondamentale per la crescita del Paese, lo sviluppo del territorio, l’occupazione e l’inclusione dei giovani nel mondo del lavoro”.